Observatory on Digital Representation of Cultural Heritage (ODRCH)
Scheda risorsa


Schede collegate:    Google Art Project vers.1


Titolo: Google Art Project vers.2
Analisi di:
Davide Gasperi
Data analisi: 10 mag 2012
Genere/i del dispositivo:
    Tipo specifico di risorsa:
    Repertorio di visite virtuali
    Versione del dispositivo:
    V2
    Data rilascio: 3 apr 2012
    Url (se disponibile): http://www.googleartproject.com/
    Parte/intero di dispositivo:
    intero
    Gestore:
    Google
    Url Proprietario/gestore: www.google.com
    Sviluppatore / partner:
    Google Cultural Institute
    Url sviluppatore: http://www.google.com/culturalinstitute/
    Localizzazione del bc:
    Stato:
    World
    Tipologia oggetti valorizzati:

      Collegamento ad altre risorse
      Collegamento a sito web (url):
      Presenza sui social netw. nomi:
      g+,facebook,twitter,
      Servizi attivi:

        Qualità generali
        Usabilità del dispositivo:

        Grado di rilevanza    
        8    
        La migliore specificazione ed enfasi delle possibili modalità di consultazione dei contenuti (secondo musei, collezioni, artisti, opere e gallerie personali) rende più chiaro l'uso degli strumenti e le opzioni fruitive nei vari contesti. Nel passaggio dalla visione di opere alla visione museale si ha adesso la possibilità di vedere il corretto contesto di collocazione fisica dell'opera. La visualizzazione delle opere e degli ingrandimenti è stata sviluppata come interfaccia e come preminenza rispetto al resto delle modalità fruitive. All'esplorazione spaziale rimane quindi la funzione di illustrazione del contesto espositivo delle opere e di eventuale scoperta di opere contigue a quella correntemente approfondita. Mentre la fatica fruitiva delle opere esplorate nella loro dimensione spaziale, rimane ancora irrisolta dalla prima versione (vedi scheda). Si impone come in questa seconda versione ci si sia concentrati sullo sviluppo dell'interfaccia utente con maggiore attenzione e cura alla aggregazione e spazializzazione dei contenuti. In ambiti differenti si riscontrano differenti livelli di qualità dell'interfaccia: non si capisce, ad esempio, come cancellare le opere dalle gallerie personali una volta che siano state aggiunte. La distinzione tra opere ingradite in altissima risoluzione (gigapixel) e i normali ma gia eccellenti ingrandimenti si attenua. E d'altra parte l'incremento numerico delle opere conseguente all'incremento del numero dei musei da 17 a 150, permette di godere di una varietà di testi visivi tale che l'ingrandimento estremo diventa una prerogativa funzionale non indispensabile per molte opere o per costiuire un'appeal promozionale irrinunciabile. Forse andrebbe curata meglio l'esigenza di questa funzione secondo lo stile o la manifattura delle singole opere. Nella visualizzazione delle informazione di dettaglio delle opere queste ultime vengono considerevolmente ridotte impedendo un confronto diretto tra testi informativi e opera. Questo restituisce forse l'intenzione di non sviluppare l'esposizione di contenuti testuali (storiografici o critici) intorno alle opere perché se essi venissero ampliati decisamente un confronto diretto col testo visivo sarebbe indispensabile. Mancano una guida utente e un help contestuale adeguati alla complessità del sistema. E questa è una mancanza grave in un sistema che anche ad un utente professionale richiede qualche ora di apprendimento.
        Qual. Illustrative e comunicative:

        Grado di rilevanza    
        7    
        Come nella varsione 1 gli apparati descrittivi di ogni opera dipendono dai contributi che i musei di pertinenza possono offrire. La qualità comunicativa del sistema ha beneficiato del lavoro di affinamento della più ordinata architettura concettuale del sistema. Esso oggi articola due macrocategorie principali: quella delle tipologia di esposizione dei contenuti e quella degli usi di tali contenuti. La tipologia di esposizione ha il suo massimo grado di adesione al contenitore museale nella "visione museale", ad essa segue l'ordinamento per "collezioni", poi per "artisti", "opere" e infine con le "gallerie degli utenti" si raggiunge la massima soggettività di ordinamento. La presenza di gallerie degli utenti in una rassegna di collezioni così istituzionali segna una novità importante. Alle forme di ordinamento dei contenuti, che come si è detto costituiscono implicitamente altrettante modalità fruitive, fa da complemento la collezione degli strumenti per l'uso di tali contenuti E quindi abbiamo lo strumento per la "scoperta" di opere incrociando collezioni e artistici, poi quello per l'inclusione delle opere trovate o scoperte nelle "gallerie personali" e infine quello della condivisione attraverso i vari canali di socializzazione di contenuti personali. Le categorie espositive hanno sviluppo orizzontale e quelle d'utilizzazione sono disposte in verticale. Una semplice geometrizzazione per aiutare un sistema non elementare.

        Articolazione e organizzazione dei contenuti
        Articolazione dell'espressione:
          Note sull'articolazione dell'espressione:

          Grado di rilevanza    
          7    
          I vari ambiti in cui si articola il sistema sono organizzati in modo sufficientmente comprensibile e nei passaggi da uno all'altro il sistema si comporta in modo abbastanza stabile e coerente, soddisfando le aspettative dell'utente e non smarrendolo. Gli strumenti di ricerca sono adeguati a trovare gli oggetti contenuti nel sistema solo attraverso i loro identificativi più elementari, cioè nomi e titoli.
          Note sull'indicizzazione e la ricercabilità dei contenuti:

          Grado di rilevanza    
          5    
          Rispetto alla versione precedente è scomparsa l'associazione di keywords alle opere. Questo sembra accompagnarsi alla generale riduzione dei contenuti paratestuali. Manca la possibilità di fare ricerca per temi, generi, stili, motivi iconografici. E col crescere del numero e del valore del repertorio disponibile questa mancanza è si avverte come frustrante.

          Spazializzazione
          Riproduzione degli spazi reali (es. : musei, architetture, complessi urbanistici):

          Grado di rilevanza    
          7    
          La riprogettazione dell'interfaccia ha imposto la soluzione di ciò che lamentavamo nella prima recensione: la mancanza della mappatura spaziale in primo piano. Adesso è implementata, marca la posizione nella sala ed esibisce un efficiente giroscopio per evidenziare la porzione di campo visivo correntemente esposto dall'immagine panoramica a destra. La distinzione ormai netta tra esplorazione spaziale e visualizzazione delle opere produce un po' di smarrimento nei salti da un ambito all'altro ma non si perde orientamento e percezione di stabilità del sistema. E' però un po' destabilizzante il fatto che nei musei non si entri dall'ingresso ma semmai dalla sala con le opere più antiche (cfr. Kunsthistorisches Museum Vienna). Questo significa che l'ordinamento dei contenuti ha preminenza anche sull'ingresso nello spazio museale. Forse un video di ingresso produrrebbe un utile esperienza vestibolare.
          Creazione di spazi astratti, ovvero di strutture espositive basate, ad esempio, sull'organizzazione dei contenuti:

          Grado di rilevanza    
          7    
          Come già detto alla voce qualità illustrative, la spazializzazione delle tipologie espositive disposte in orizzontale e quella delle tipologie d'suo, esposte in verticale, costituisce un artificio semplice ed efficace per ordinare un'articolazione non banale del sistema.
          Ibridazione di spazi reali ed astratti:

          Grado di rilevanza    
          -    
          Strategie di spazializzazione:
            Note sulle strategie di spazializzazione:

            Grado di rilevanza    
            -    

            Temporalizzazione
            Strategie di temporalizzazone:
              Strategie di temporalizzazione:

              Grado di rilevanza    
              5    
              Manca la resa della temporalita degli allestimenti museali che aggragando opere e disponendole negli spazi costruiscono percorsi di senso tra di esse e con la cultura e il tempo che le ha prodotte. Forse Art PRoject è un progetto ancora troppo giovane, forse Google non vuole caricarsi di un compito di cura contenutistico che pertiene ai musei, forse internde riservarsi, come spesso i comunicati ufficiali sottolineano, una funzione introduttiva o di semplice sensibilizzazione. Emerge in questo aspetto una soglia di criticità tra la dimensione fisica e materiale delle opere, il loro dover essere in uno spazio espositivo e, al tempo stesso, il loro essere testi portatori di significati e valori veicolati da configurazioni visive che attraverso i media digitali possono far perdere il rilievo della loro dimensione materiale per sviluppare la messe di reti concettuali che li legano. Reti che, ad oggi, si prestana d essere vieppiù valorizzate nella loro valenza semantica trascurando la loro natura materiale.

              Sincretismo multimediale
              Tecnologie multimediali adottate, forme di integrazione multimediale implementate ed effetti sincretici prodotti:

              Grado di rilevanza    
              8    
              Rispetto alla prima versione non ci sono novità di rilievo nella resa mutimediale dei contenuti. Il lavoro di integrazione delle tecnologie Google è proseguito con maggiore sistematicità progettuale. L'unica nota strettamente tecnica che ci pare doverosa è che sembrano scomparsi gli oggetti Flash e ci si affida molto più decisamente a HTML 5. Altri segnali che indicano come probabilmente il destino di Flash sia segnato non solo per tablet e smartphone.

              Multisensorialità
              Sensi coinvolti in artifici sincretici multisensoriali:
                Note sugli artifici multisensoriali e sincretici:

                Grado di rilevanza    
                -    

                Destinatari
                Tipologia di destinatari:
                  Relazioni enunciative col destinatario (da C.Marmo 2003):
                  distanza istituzionale
                  Strategie espositive:
                  • Esplorazione
                  Note sulle strategie espositive:

                  Grado di rilevanza    
                  7    
                  Il paradigma dell'esplorazione ci pare ancora quello di riferimento del sistema anche se più che a quella spaziale si è coinvolti dalla corsa in lungo e in largo degli indici di collezioni, di artisti,
                  Note sulle forme di relazione col destinatario:

                  Grado di rilevanza    
                  -    

                  Interattività
                  Interattività e personalizzazione:
                    Condivisione e co-produzione di contenuti:
                      Note sugli aspetti di interattività:

                      Grado di rilevanza    
                      9    
                      Il precedente strumento per la creazioe di una personale "Artwork Collection " è stato rinominato "My Galleries" e mantiene lo stesso standard di qualità (ottima la possibilità di memorizzare dettagli di opere al livello di ingrandimento desiderato) anche se ha qualche insufficienza nella gestione dei contenuti (manca un pulsante per tornare dalla visione di un opera alla collezione personale che la contiene) e senz'altro potrà essere ulteriormente migliorato, anche in vista degli usi didattici a cui si presta a meraviglia (cfr. la sezione educativa con i test autovalutativi "Look Like An Expert"). Ma la novità è che le gallerie personali, come modalità di acccesso alle opere vengono affiancate all'accesso alfabetico per nome degli artisti, o per appartenenza alle collezioni museali. Ciò rappresenta un innalzamento della considerazione della dignità dei giudizi di valore degli utenti. GAP 2.0 sembra insomma offrirsi come una sorta di social media a contenuto storico-artistico. E purtroppo non è chiaro con quale criterio vengono ordinate per essere esposte al pubblico. Ma questo è una importante novità.

                      Usi e pratiche fruitive innovative o interessanti
                      Eventuali pratiche, innovative o idiosincratiche proposte o adottate dal dispositivo:

                      Grado di rilevanza    
                      8    
                      Incoraggia la pubblicazione di raccolte personali di opere tra quelle appartenenti a collezioni trattate dal sistema. Si offre come straordinario strumento didattivo fornendo dei test autovalutativi molto interessanti.
                      Eventuali usi del dispositivo non previsti ma sviluppati dai fruitori:

                      Grado di rilevanza    
                      -    

                      Finalità e rapporto con il BC
                      Ricerca (accrescimento o riformulazione delle conoscenze sul bene; innovazione interpretativa):

                      Grado di rilevanza    
                      7    
                      La finalità è quella divulgativa e, specie in questa seconda versione, quella dell'offerta di uno strumento per l'esercizio del gusto e della sensibilità individuale.
                      Recupero/relazione con un BC perduto/compromesso:

                      Grado di rilevanza    
                      -    
                      Didattica:

                      Grado di rilevanza    
                      8    
                      Le gallerie personali consentono la creazione di raccolte e percorsi didattici molto interessanti ed efficaci. Anche la sezione educativa offre interesanti strumenti per l'apprendimento attraverso la consultazione del sistema multimediale
                      Divulgazione:

                      Grado di rilevanza    
                      7    
                      L'intento divulgativo si accompagna alla sollecitazione all'interazione con i contenuti del sistema.
                      Condivisione identitaria:

                      Grado di rilevanza    
                      -    
                      Forma specifica di valorizzazione(es. BC intenzionali come quelli musicali):

                      Grado di rilevanza    
                      -    







                      Giudizio
                      Valutazione complessiva:

                      Media delle valutazioni di rilevanza    
                      7.14    
                      La seconda versione del progetto esibisce una articolazione più coerente e ragionata delle sezioni e degli strmenti di interazione con una porzione crescente del patrimonio museale mondiale. Si passa da 17 a oltre 150 musei di tutti i continenti. L'usabilità e il livello di integrazione multimediale del dispositivo risultano migliorati e più efficaci. Si nota purtroppo una minore attenzione alla gestione dei contenuti paratestuali e informativi in genere, mentre cresce l'attenzione alla fruizione personalizzata e alla condivisione dei contenuti creati attraverso la consultazione del sistema.



                      Immagini

                      Fig. 1. Home page


                      Fig. 2. Accesso alle collezioni con visualizzazione in striscia


                      Fig. 3. Strumenti di selezione delle collezioni


                      Fig. 4. Visione del singolo oggetto al livello di ingrandimento desiderato


                      Fig. 5. Esplorazione della produzione di un singolo artista


                      Fig. 6. Forte ingrandimento di un'opera pittorica


                      Fig. 7. Esplorazione dello spazio museale con pianta e immagine panoramica


                      Fig. 8. L'offerta di esplorazione del patrimonio GAP attraverso le selezioni personali degli utenti


                      Fig. 9. MyGallery con in evidenza i dettagli salvati per programmare esposizioni molto mirate sui dettagli delle opere scelte


                      Vid. 1 Guida all'uso della seconda versione di GAP









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