Observatory on Digital Representation of Cultural Heritage (ODRCH)
Scheda risorsa


Schede collegate:    Google Art Project vers.2


Titolo: Google Art Project vers.1
Analisi di:
Davide Gasperi
Data analisi: 10 feb 2012
Genere/i del dispositivo:
    Tipo specifico di risorsa:
    Repertorio di visite virtuali
    Versione del dispositivo:
    V1
    Data rilascio: 1 feb 2011
    Url (se disponibile): www.googleartproject.com
    Parte/intero di dispositivo:
    intero
    Gestore:
    Google
    Url Proprietario/gestore: www.google.com
    Sviluppatore / partner:
    Google / Schematic (Interactive Design Agency): partner nello sviluppo dell'interfaccia utente
    Url sviluppatore:
    Localizzazione del bc:
    Stato:
    World
    Tipologia oggetti valorizzati:

      Collegamento ad altre risorse
      Collegamento a sito web (url): Collegamento con i siti web istituzionali di ciascun museo/luogo che si rende esplorabile
      Presenza sui social netw. nomi:
      You tube, Facebook
      Servizi attivi:

        Qualità generali
        Usabilità del dispositivo:

        Grado di rilevanza    
        7    
        Esplorare lo spazio è piuttosto faticoso e un po' frustrante per vari motivi. In primo luogo non si ha una percezione della posizione nel contesto (le mappe non si aggiornano automaticamente al cambiamento di sala, vedi fig. 6). Gli ingrandimenti delle opere sono molto ben fatti e usabili e costituiscono sicuramente la funzionalità  più efficace del sistema (figg. 2 e 3), ma le opere che non sono ingrandibili non si fruiscono e si patisce al frustrazione di non poterle vedere meglio, anche perché l'esplorazione 3D non riesce a produrre una efficace simulazione della presenza in loco e quindi non ci permette di vedere le opere con una qualità visiva soddisfacente in rapporto alla densità  e significatività dei dettagli. D'altra parte, la riproduzione dello spazio museale qui compiuta è inessenziale al godimento delle opere d'arte contenute nei musei. In generale ciò che colpisce più negativamente è appunto la discrepanza tra l'esplorazione spaziale (di scarsa qualità  ergonomica) e la fruzione in alta risoluzione delle opere. Sebbene dunque la traslazione dei punti di vista sia ergonomicamente efficace i cambiamenti di punto di vista non producono miglioramenti della percezione delle opere, in definitiva si patisce la fatica di spostare materialmente la propria localizzazione virtuale senza benefici fruitivi.
        Qual. Illustrative e comunicative:

        Grado di rilevanza    
        8    
        Gli apparati descrittivi sono abbastanza ben curati. La varietà  tipologica è il risultato della somma delle dotazioni dei musei partner che hanno fornito i contributi disponibili. Ciò implica che gli apparati non abbiano ovviamente quantità  costante perché, ad esempio la cronistoria dei possessori di un'opera è un'informazione che ha potuto offrire solo il Metropolitan Museum di NY. Tuttavia, la soluzione di aggregare ricchi apparati descrittivi intorno alla riproduzione di un'opera costituisce una pratica da perseguire e sviluppare con livelli di integrazione sempre più elevati.

        Articolazione e organizzazione dei contenuti
        Articolazione dell'espressione:
          Note sull'articolazione dell'espressione:

          Grado di rilevanza    
          7    
          Sebbene l'esplorazione sia un po' faticosa la possibilità  di ricercare opere di uno stesso autore in musei differenti svincola la fruzione dai limiti delle singole collezioni ed apre alla dimensione della fruzione archivistica. Gli strumenti di ricerca sono molto, troppo poveri, giusto per trovare più rapidamente ciò che già conosci e sai essere presente. Per saltare lo scorrimento di menù, insomma. Non vengono tenuti in memoria neppure i risultati dell'ultima ricerca
          Note sull'indicizzazione e la ricercabilità dei contenuti:

          Grado di rilevanza    
          5    
          L'indicizzazione è piuttosto povera, basate sull'inserimento di TAG molto essenziali e non è possibile compiere ricerche o visualizzazioni tematiche basate sulle TAG.

          Spazializzazione
          Riproduzione degli spazi reali (es. : musei, architetture, complessi urbanistici):

          Grado di rilevanza    
          5    
          La riproduzione degli spazi museali è fotograficamente assai accurata. La resa della posizione attuale tramite mappa è però carente perché non viene mostrata la posizione attuale rispetto alla sala (fig. 6). La mappa non é sempre in vista (fig. 5). E soprattutto non sono realisticamente fondati i posizionamenti iniziali di esplorazone. Non si parte dall'ingresso ma veniamo piombati in sale importanti senza spiegazione alcuna. La navigazione è poi problematica, ci si sposta con fatica e il cambiamento di punti di vista sulle opere non ci fa guadagnare vantaggi fruitivi.
          Creazione di spazi astratti, ovvero di strutture espositive basate, ad esempio, sull'organizzazione dei contenuti:

          Grado di rilevanza    
          -    
          Ibridazione di spazi reali ed astratti:

          Grado di rilevanza    
          -    
          Strategie di spazializzazione:
            Note sulle strategie di spazializzazione:

            Grado di rilevanza    
            -    

            Temporalizzazione
            Strategie di temporalizzazone:
              Strategie di temporalizzazione:

              Grado di rilevanza    
              -    

              Sincretismo multimediale
              Tecnologie multimediali adottate, forme di integrazione multimediale implementate ed effetti sincretici prodotti:

              Grado di rilevanza    
              8    
              GAP costituisce un esperimento di integrazone di alcune tecnologie multiemediali di Google come Streetview (esplorazione geografica) e Picasa (tools per la gestione e condivisione di immagini via web). L'integrazione meno riuscita è quella tra esplorazione spaziale dei musei e visualizzazione degli ingrandimenti delle opere. L'aggregazione di informazioni sulle opere intorno alle stesse, con descrizioni, note storiografiche, link verso wikipedia e il web prefigurano uno standard necessario per applicazioni di questo tipo. Le info raccolte provengono dagli apparati paratestuali dei musei partner, e questo prefigura un'altro standard per il futuro.

              Multisensorialità
              Sensi coinvolti in artifici sincretici multisensoriali:
                Note sugli artifici multisensoriali e sincretici:

                Grado di rilevanza    
                -    

                Destinatari
                Tipologia di destinatari:
                  Relazioni enunciative col destinatario (da C.Marmo 2003):
                  distanza istituzionale
                  Strategie espositive:
                  • Esplorazione
                  Note sulle strategie espositive:

                  Grado di rilevanza    
                  6    
                  Il paradigma espositivo è basato sulla esplorazione dello spazio e sulla visione in alta risoluzione di alcune selezionatissime opere. Fino ad oggi (10-02-2012) una per ciascun museo. Ci pare che manchi una continuità  tra queste due dimensioni che giustifichi il progetto al di là  del suo essere un buon esperimento d'integrazione di tecnologie multimediali e di collezioni patrimoniali
                  Note sulle forme di relazione col destinatario:

                  Grado di rilevanza    
                  -    

                  Interattività
                  Interattività e personalizzazione:
                    Condivisione e co-produzione di contenuti:
                      Note sugli aspetti di interattività:

                      Grado di rilevanza    
                      9    
                      Lo strumento per la creazioe di una personale "Artwork Collection " è ottimo. Introduce la possibilità  di memorzzare la visualizzazione di dettagli di opere al livello di ingrandimento desiderato. Questo è idelae per preparare percorsi didattici e guide tematiche da condividere.

                      Usi e pratiche fruitive innovative o interessanti
                      Eventuali pratiche, innovative o idiosincratiche proposte o adottate dal dispositivo:

                      Grado di rilevanza    
                      -    
                      Eventuali usi del dispositivo non previsti ma sviluppati dai fruitori:

                      Grado di rilevanza    
                      -    

                      Finalità e rapporto con il BC
                      Ricerca (accrescimento o riformulazione delle conoscenze sul bene; innovazione interpretativa):

                      Grado di rilevanza    
                      -    
                      Recupero/relazione con un BC perduto/compromesso:

                      Grado di rilevanza    
                      -    
                      Didattica:

                      Grado di rilevanza    
                      -    
                      Divulgazione:

                      Grado di rilevanza    
                      7    
                      Google nei suoi comunicati di presentazione del dispositivo dichiara che esso è orientato a favorire il contatto con i musei e con i capolavori a livello globale, specie per chi non ha la possibilità  materiale di entrare in contatto diretto con questi. Quindi c'è un chiaro intento divulgativo.
                      Condivisione identitaria:

                      Grado di rilevanza    
                      -    
                      Forma specifica di valorizzazione(es. BC intenzionali come quelli musicali):

                      Grado di rilevanza    
                      -    







                      Giudizio
                      Valutazione complessiva:

                      Media delle valutazioni di rilevanza    
                      6.89    
                      L'esperimento Google Art Project ci mostra un buon esempio di integrazione multimediale proponendosi come strumento per facilitare l'accesso ai musei. La qualità  illustrativa dei contenuti è complessivmaente buona con punte di eccellenza nella visualizzazione delle immagini a fortissimo ingrandimento. Tuttavia non pare bene risolta l'integrazione tra la navigazione tridimensionale e l'ingrandimento delle opere, soprattutto non si comprende quale sia l'utilità  della riproduzione degli spazi espositivi che non permettono una fruzione soddisfacente delle opere e non sembrano prefigurare per adesso soluzioni e modalità  fruitive innovative. Si tratta comunque di uno strumento nuovo e alla ricerca di un proprio ruolo e funzione. Non sono infatti previsti dei cicli di aggiornamento. Quindi potrebbe rimanere autonomo o diventare strumento integrativo e complementare delle risorse web istituzionali dei musei.



                      Immagini

                      fig. 1


                      fig. 2


                      fig. 3


                      fig. 4


                      fig. 5


                      fig. 6


                      Vid. 1. Presentazione del progetto









                      PRIN 2008 _ Unità di ricerca Hercules - 2010-2024