| |
Titolo: | Geheugen van Oost - Memoria d'Oriente |
Analisi di:
| Davide Gasperi |
Data analisi: | 25 mag 2012 |
|
Genere/i del dispositivo: | |
Tipo specifico di risorsa:
| Archivio di memorie urbane |
Versione del dispositivo:
| |
Data rilascio: | 2009 |
Url (se disponibile): | http://www.geheugenvanoost.nl/ |
Parte/intero di dispositivo:
| intero |
Gestore:
| Amsterdam Museum |
Url Proprietario/gestore: | http://www.amsterdammuseum.nl/ |
Sviluppatore / partner:
| Mediamatic |
Url sviluppatore: | http://www.mediamatic.nl/ |
Localizzazione del bc:
| Amsterdam |
Stato:
| Netherlands |
|
Tipologia oggetti valorizzati: | |
| Collegamento ad altre risorse |
Collegamento a sito web (url): | |
Presenza sui social netw. nomi:
| facebook,twitter,linkedin |
|
Servizi attivi: | |
| Qualità generali |
Usabilità del dispositivo:
Grado di rilevanza 7 | I contributi dei narratori sono ordinati in modo comprensibile secondo un chiaro orizzonte di aspettative incentrato sul presuposto che i fruitori hanno una conoscenza diretta del territorio a cui si riferiscono le storie. Per altro le istruzioni di contribuzione chiedono di indicare spazi e tempi dei luoghi e degli eventi narrati.
Chi è estraneo si trova a desiderare una referenziazione cartografica delle storie. |
Qual. Illustrative e comunicative:
Grado di rilevanza 7 | I thread di narazioni e commenti sono ben esposti e collegati a testi riferibili allo stesso contesto urabno, ambientale, storico o tematico |
| Articolazione e organizzazione dei contenuti |
|
Articolazione dell'espressione: | |
Note sull'articolazione dell'espressione:
Grado di rilevanza - | Manca una mappa |
Note sull'indicizzazione e la ricercabilità dei contenuti:
Grado di rilevanza 6 | Oltre che una mappa si desidererebbe un ordinamento delle storie spazio temporale, ad esempio con una timeline e degli indici di TAGS per organizzare una migliore comprensione dello sviluppo storico dei luoghi.
I materiali seguono invece principalmente il flusso contributivo, quello dei commenti e quello delle domande che chiedono risposte a fatti, luoghi o persone specifiche. |
| Spazializzazione |
Riproduzione degli spazi reali (es. : musei, architetture, complessi urbanistici):
Grado di rilevanza - | |
Creazione di spazi astratti, ovvero di strutture espositive basate, ad esempio, sull'organizzazione dei contenuti:
Grado di rilevanza - | |
Ibridazione di spazi reali ed astratti:
Grado di rilevanza - | |
|
Strategie di spazializzazione: | |
Note sulle strategie di spazializzazione:
Grado di rilevanza - | |
| Temporalizzazione |
|
Strategie di temporalizzazone: | - restituzione del flusso contributivo
|
Strategie di temporalizzazione:
Grado di rilevanza 7 | Ci si aspetta che i contributori e il pubblico visiti periodicamente il sito per trovare novità che li interessano |
| Sincretismo multimediale |
Tecnologie multimediali adottate, forme di integrazione multimediale implementate ed effetti sincretici prodotti:
Grado di rilevanza - | |
| Multisensorialità |
|
Sensi coinvolti in artifici sincretici multisensoriali: | |
Note sugli artifici multisensoriali e sincretici:
Grado di rilevanza - | |
| Destinatari |
|
Tipologia di destinatari: | |
Relazioni enunciative col destinatario (da C.Marmo 2003):
| distanza istituzionale |
|
Strategie espositive: | - esplorazione di un mcrocosmo narrativo
|
Note sulle strategie espositive:
Grado di rilevanza - | |
Note sulle forme di relazione col destinatario:
Grado di rilevanza 8 | L'intero sito Web e il progetto, nato nel 2001, cercano di attrarre i visitatori per il museo cittadino. Ma non solo, infatti l'obiettivo è quello di trasformare l'utenza periodica dei visitatori in una partecipazione più attiva spingendo tutti, vecchi e nuovi utenti, a contribuire all'arricchimento delle memorie collettive. E ciò costituisce anche una maggiore garanzia di fidelizzazione |
| Interattività |
|
Interattività e personalizzazione: | |
|
Condivisione e co-produzione di contenuti: | |
Note sugli aspetti di interattività:
Grado di rilevanza 8 | Presupponendo la partecipazione degli utenti alla riuscita del progetto gli strumenti interattivi sono indispensabilemente ben curati e ben gestiti. Considerando poi che il progetto si propone anche come strumento di integrazione dei migranti e quindi di intercettare curiosità e interessi di chi è meno alfabetizzato o pratico di nuovi media, è stata fondamentalefin dall'inizio, l'attività dei mediatori culturali che creano situazioni di partecipazione e contribuzione da parte di pubblici etnici differenti. Infatti, una dimensione extra tecnologica del progetto che è essenziale alla sua riuscita e crescita è proprio la ricerca e il coinvolgimento di nuovi mediatori in gruppi etnici o professioni tradizionalmente estranei alla frequentazione dei musei. |
| Usi e pratiche fruitive innovative o interessanti |
Eventuali pratiche, innovative o idiosincratiche proposte o adottate dal dispositivo:
Grado di rilevanza - | |
Eventuali usi del dispositivo non previsti ma sviluppati dai fruitori:
Grado di rilevanza - | |
| Finalità e rapporto con il BC |
Ricerca (accrescimento o riformulazione delle conoscenze sul bene; innovazione interpretativa):
Grado di rilevanza 9 | Ci sono due ambiti in cui si possono produrre accrescimenti conoscitivi, uno riguarda antropologi e storici relativamente alla possibilità di una documentazione 'microstorica' dell'evoluzione della vita urbana, l'altro la creazione di una memoria collettiva che, come sostengono i promotori*, possa crescere nel corso del tempo e si affianchi alla storia accademica.
Sul piano antropologico e storiografico l'indubitabile arricchimento del patrimonio archivistico sta producendo una documentazione etnografica interessante in grado di restituire, a livello capillare, le dinamiche di sviluppo di importanti processi sociali e culturali come i l'integrazione degli immigrati o i mutamenti di costume e consumo. A questo si aggiunge la possibilità di registrare e comprendere meglio l'affermarsi e il propagarsi delle forme di immaginazione e di espressione dei legami sentimentali di vecchi e nuovi cittadini con i luoghi della propria vita.
L'altro aspetto non irrilevante è, come abbiamo detto, l'accrescimento della memoria collettiva. Il presupposto del progetto è infatti che la memoria degli eventi e dei luoghi sia distribuita tra chi li vive e che la loro raccolta e condivisione possa aiutare, non solo a sviluppare nuovi "sentimenti di appartenenza" tra le persone ma anche quella di ampliare e completare l'orizzonte di consapevolezza sulle dinamiche sociali e culturali che li riguardano.
* cfr. Ernst M., East Amsterdam, an outreach project, in "City Museums as Centres of Civic Dialogue?", Proceedings of the Fourth Conference of the International Association of City Museums, Amsterdam, 3-5 November 2005, Renée Kistemaker ed., Amsterdam Historical Museum, Amsterdam 2006, pp. 107-112 |
Recupero/relazione con un BC perduto/compromesso:
Grado di rilevanza 8 | La condivisione delle memorie, e poi lo sviluppo e l'intensificarsi attraverso i commenti dei riferimenti comuni a tempi differenti dei medesimi luoghi della vita, permette ai cittadini di recuperare, ampliare e rendere più vivida la propria memoria di luoghi, persone ed eventi del passato individuale e collettivo. |
Didattica:
Grado di rilevanza - | |
Divulgazione:
Grado di rilevanza - | |
Condivisione identitaria:
Grado di rilevanza 9 | Uno dei primi obiettivi del progetto è stato quello di di favorire l'integrazione tra vecchi e nuovi abitanti e il radicamento di questi ultimi nei luoghi della loro vita. Ma sovra di esso, a dimostrazione di come come gli aspetti di questo progetto siano felicemente interconnessi, si è reso possibile la creazione di un nuovo sentimento di appartenenza e coinvolgimento che attraverso la circolazione dell'informazione e la condivisione sta aumentando, a detta dei curatori, la solidarietà tra le comunità cittadine. |
Forma specifica di valorizzazione(es. BC intenzionali come quelli musicali):
Grado di rilevanza - | |
|
Giudizio |
Valutazione complessiva:
Media delle valutazioni di rilevanza 7.67 | La riuscita del progetto ha una dimostrazione immediata nel fatto che le microstorie (150 parole per volta) hanno continuato ad aggiungersi all'archivio, spontaneamente, oltre i termini della prima fase di progetto. Ciò ha imposto all'organizzazione di ristrutturarsi e formare nuovi mediatori culturali desinati a coinvolgere altre comunità urbane affluenti. Pare che la riuscita del progetto sia basata sul perfetto meccanismo di individuazione di una disponibilità partecipativa e di una curiosità conoscitiva che è stata orchestrata da un'ottima organizzazione. Lo staff del museo ha saputo sviluppare tempi e modi del progetto sfruttando al meglio ciò che le peculiarità delle risorse tecnologico-comunicative, potevano offrire. Geheugen van Oost risulta insomma essere una felicissima implementazione delle risorse del cosiddetto web 2.0 per la proficuità dei risultati sui molteplici piani su cui interveniene e su cui può essere valutata. |
Immagini
|
|
Fig. 1. Home page
|
|
Fig. 2. Scheda contenente una microstoria
|
|
Fig. 3. Elenco dei nuovi contributi
|