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| Titolo: | Museo dell'insurrezione del '44 di Varsavia |
Analisi di:
| Francesco Galofaro |
| Data analisi: | 19 mag 2012 |
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| Genere/i del dispositivo: | |
Tipo specifico di risorsa:
| Museo dedicato ad un bene immateriale |
Versione del dispositivo:
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| Data rilascio: | 2004 |
| Url (se disponibile): | http://www.1944.pl/ |
Parte/intero di dispositivo:
| intero |
Gestore:
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| Url Proprietario/gestore: | |
Sviluppatore / partner:
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| Url sviluppatore: | |
Localizzazione del bc:
| Varsavia |
Stato:
| Poland |
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| Tipologia oggetti valorizzati: | |
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Collegamento ad altre risorse |
| Collegamento a sito web (url): | |
Presenza sui social netw. nomi:
| youtube, flacker, twitter, facebook, blip |
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| Servizi attivi: | |
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Qualità generali |
Usabilità del dispositivo:
Grado di rilevanza
8 | La tecnologia impiegata è molto stabile e poco invadente. L'interattività è minima. Buona integrazione tra le nuove tecnologie e quelle antiche conservate, in ottima efficienza. |
Qual. Illustrative e comunicative:
Grado di rilevanza
8 | Eccellente teatro di oggetti in posa, all'occorrenza in grado di tornare in vita e recitare la propria parte drammatica. |
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Articolazione e organizzazione dei contenuti |
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| Articolazione dell'espressione: | |
Note sull'articolazione dell'espressione:
Grado di rilevanza
7 | L'articolazione spaziale prova ad essere cronologica ma segue anche la disposizione spaziale del museo, su tre piani. C'è il rischio di perdersi qualcosa. |
Note sull'indicizzazione e la ricercabilità dei contenuti:
Grado di rilevanza
- | Non pertinente |
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Spazializzazione |
Riproduzione degli spazi reali (es. : musei, architetture, complessi urbanistici):
Grado di rilevanza
10 | Eccellente la riproduzione delle fogne di Varsavia, dell'interno dell'aereo Liberator, della stamperia clandestina dei partigiani. Vi è anche il tentativo di resa della città in preda alle ritorsioni naziste. Strumenti tecnologici all'avanguardia riproducono in 3d la città rasa al suolo, così come doveva apparire da un aereo. |
Creazione di spazi astratti, ovvero di strutture espositive basate, ad esempio, sull'organizzazione dei contenuti:
Grado di rilevanza
9 | Anche ove queste sono presenti, riproducono oggetti familiari: ad esempio, le carte di identità delle vittime si trovano in cassettiere dotate di piccole biografie. Eccellente il calendario con gli eventi dell'insurrezione seguiti giornalmente. |
Ibridazione di spazi reali ed astratti:
Grado di rilevanza
7 | Avviene nel piano interrato, dove foto d'epoca riproducono in spazi bui i palazzi dai cui balconi pendono i cadaveri degli impiccati. Il tutto è efficace senza concedere troppo al macabro. |
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| Strategie di spazializzazione: | |
Note sulle strategie di spazializzazione:
Grado di rilevanza
8 | Lo spazio figurativizza con scelte diverse di design temi come l'occupazione nazista, l'invasione dell'armata rossa, l'intervento degli alleati, la deportazione forzata, lo sterminio ecc. |
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Temporalizzazione |
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| Strategie di temporalizzazone: | - simulazione di un flusso temporale
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Strategie di temporalizzazione:
Grado di rilevanza
9 | vi è il tentativo di simulare lo scorrere del tempo durante l'insurrezione. Interessante l'impiego del suono degli orologi pubblici dell'epoca. Molto efficace dal punto di vista tensivo. |
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Sincretismo multimediale |
Tecnologie multimediali adottate, forme di integrazione multimediale implementate ed effetti sincretici prodotti:
Grado di rilevanza
7 | Molta parte della riproduzione sonora avviene grazie ad installazioni artistiche di grande impatto visivo. Penso ai telefoni d'epoca dai quali parlano i testimoni, o al muro diroccato che diffonde trasmissioni radiofoniche del tempo. |
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Multisensorialità |
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| Sensi coinvolti in artifici sincretici multisensoriali: | |
Note sugli artifici multisensoriali e sincretici:
Grado di rilevanza
7 | A differenza di altri musei multimediali non si cerca di coinvolgere il tatto. Il non-poter fare dell'utente contribuisce alla creazione di un effetto di senso di oppressione e inesorabilità del procedere degli eventi. |
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Destinatari |
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| Tipologia di destinatari: | |
Relazioni enunciative col destinatario (da C.Marmo 2003):
| distanza indefinita |
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| Strategie espositive: | |
Note sulle strategie espositive:
Grado di rilevanza
8 | Tentativo dichiarato di far immedesimare il visitatore in un membro della resistenza. |
Note sulle forme di relazione col destinatario:
Grado di rilevanza
8 | Specifico che la relazione enunciativa fa riferimento esclusivamente all'apparato di testi verbali. |
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Interattività |
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| Interattività e personalizzazione: | |
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| Condivisione e co-produzione di contenuti: | |
Note sugli aspetti di interattività:
Grado di rilevanza
7 | In realtà le lingue sono solo due (polacco e inglese). Interessante la possibilità di portar via i foglietti del calendario dell'insurrezione o i volantini politici che il visitatore è invitato a stampare, che divengono parte della memoria della visita, con tutte le sovrapposizioni del caso tra livelli di memorie. |
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Usi e pratiche fruitive innovative o interessanti |
Eventuali pratiche, innovative o idiosincratiche proposte o adottate dal dispositivo:
Grado di rilevanza
- | non pertinente |
Eventuali usi del dispositivo non previsti ma sviluppati dai fruitori:
Grado di rilevanza
- | non pertinente |
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Finalità e rapporto con il BC |
Ricerca (accrescimento o riformulazione delle conoscenze sul bene; innovazione interpretativa):
Grado di rilevanza
- | Non pertinente |
Recupero/relazione con un BC perduto/compromesso:
Grado di rilevanza
8 | L'insurrezione di Varsavia è stata un episodio della resistenza non comunista e si inquadra nel tentativo di recuperare quella specifica memoria, operazione riuscita. |
Didattica:
Grado di rilevanza
10 | Molto coinvolgente. |
Divulgazione:
Grado di rilevanza
9 | Molto efficace. |
Condivisione identitaria:
Grado di rilevanza
9 | Sicuramente in grado di costituire il popolo polacco come attore collettivo. |
Forma specifica di valorizzazione(es. BC intenzionali come quelli musicali):
Grado di rilevanza
- | non pertienente |
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Giudizio |
Valutazione complessiva:
Media delle valutazioni di rilevanza
8.18 | Interessante museo della memoria. |